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    Usare il green screen è l’idea che salta subito in mente a chi vuole crearsi un piccolo studio, ma sei sicuro sia la scelta giusta?

    Oggi vediamo 3 motivi per non utilizzarlo.

    Innanzitutto che cos’è?

    Se hai mai visto un presentatore alla televisione o su internet con delle grafiche dietro, probabilmente ti sarai chiesto come si ottiene quell’effetto.

    Per realizzarlo, si utilizzano degli sfondi con una certa tonalità di verde, e ogni tanto blu, che poi possono essere facilmente rimossi a computer. Una volta che il soggetto è stato separato dallo sfondo, sempre a computer si possono inserire grafiche sia statiche che animate ovviamente. Detto questo, che rischi comporta e perché e in quali situazioni è meglio non usarlo?

    Primo motivo: il formato a cui registra la tua videocamera.

    Se usi un modello semi professionale, una reflex o uno smartphone devi sapere che i file registrati sulle schedine di memoria sono molto compressi.  La compressione è necessaria sia per fare in modo che la videocamera riesca a scrivere tutti i dati sulla scheda, sia per fare in modo che queste non si riempiano troppo velocemente facendovi stare pochi minuti al loro interno.

    La compressione è caratterizzata da una perdita notevole delle informazioni relative ai colori. Questo perché l’occhio umano è molto più sensibile alla scala di grigi, quindi se durante la compressione molti dati relativi al colore sono persi non ce ne accorgiamo in maniera evidente. Questo è un problema però quando andiamo a rimuovere il verde dall’immagine. Visto che appunto le informazioni sul colore sono state sacrificate in fase di compressione e scrittura sulla schedina, avremo problemi a computer quando è ora di rimuovere lo sfondo.

    Se ti è mai capitato di provare a rimuovere il verde da un’immagine contenente un soggetto con molti capelli, e magari ricci, sai di cosa sto parlando. Nelle zone tra il soggetto e lo sfondo avremo grossi problemi a separarlo. L’ideale sarebbe avere una videocamera con un alta risoluzione e soprattutto con un codec che non sia l’H264, ma ad esempio ProRes HQ.

    Secondo motivo: Illuminazione

    L’illuminazione deve essere perfetta. Trovo un po’ curioso come proprio i neofiti siano quelli che vogliono usare questa tecnica, quando notoriamente è molto difficile.

    Per evitare grossi problemi e mal di testa a computer in seguito, l’illuminazione deve essere perfetta. Questo vuol dire che lo sfondo deve essere illuminato in maniera uniforme, e il soggetto deve essere ben distante per evitare strani riflessi verdi sulla faccia. Quindi se hai un piccolo studio, questo potrebbe essere un motivo in più per non usarlo.

    Terzo motivo: inutilità per il tuo obiettivo

    Questa può sembrare banale, ma spesso mi chiedono se sia possibile rimuovere lo sfondo e metterne uno bianco o nero. La domanda scontata quindi è: ma perché non usarne direttamente uno bianco o nero?

    Sarà più facile l’illuminazione e molto probabilmente ci salveremo dei gran mal di testa. Ok detto tutto ciò, può benissimo capitare che un professionista riesca a ottenere questo effetto con una videocamera mediocre, o che magari uno agli inizi riesca ad avere un risultato accettabile.

    Però a mio parere se stai imparando e magari stai creando il tuo studio, forse è meglio partire con situazioni più semplici prima di avventurarsi col green screen.

    A presto,

    Ciao!