Se ti capita di guardare qualche tutorial sulla post produzione sicuramente ti imbatterai in questi due termini
Color Correction e Color grading
Ma che cosa sono? E qual’è la differenza?
Queste due pratiche sono molto comuni nel video editing, ma spesso c’è un po’ di confusione tra le due. Vediamo la prima. Per color correction si intendono tutte quelle operazioni che apportiamo al clip al fine di sistemare qualche piccolo errore che magari c’è stato in ripresa, oppure per fare in modo che diversi clip magari girati con condizioni di luce differente, o con videocamere differenti, abbiano lo stesso look.
Può infatti capitare quando siamo alle prime armi di registrare dimenticandosi di impostare il bilanciamento del bianco per ogni ripresa oppure girando ad esempio un clip all’esterno e uno all’interno che ci siano delle differenze notevoli.
Infine ci possono essere dei problemi di esposizione nel clip, di cui magari ci accorgiamo solo una volta importati a computer. La color correction quindi comprende tutte le operazioni che apportiamo per rendere i clip omogenei tra di loro e per sistemarne eventuali problemi.
In questa fase i grafici di cui ti ho parlato nel precedente tutorial, l’oscilloscopio e il vettorscopio insieme ad altri che vedremo sono di fondamentale aiuto per prendere le giuste decisioni in fase di modifica. Molti software per l’editing hanno funzioni che permettono di sistemare con un click gli aspetti problematici di ogni filmato.
Sebbene possano essere di aiuto per chi è alle prime armi, è bene cercare di imparare ad apportare le modifiche manualmente, sia perché può capitare che non migliorino di molto le cose, sia per capire cosa ci sta dietro ad ogni modifica e quindi sviluppare consapevolezza del processo.
Per color grading invece intendiamo tutte le modifiche che apportiamo ai clip una volta che sono stati sistemati nella fase di color correction al fine di dare un look particolare ad essi.
E’ più quindi una fase artistica che tecnica, nel senso che quello che si va a fare è di giocare con i colori, la saturazione eccetera al fine di rendere meglio le immagini per lo scopo del filmato. Se ad esempio vogliamo realizzare un corto horror, ovviamente agiremo sull’immagine in maniera diversa rispetto a un corto romantico o a un documentario.
Questo ambito del video making è quasi un mondo a se stante, ed esistono professionisti che si guadagnano da vivere facendo solo questo. Può diventare molto complicato e richiede esperienza per essere fatto in maniera competente e per progetti importanti. Inoltre, a seconda del tipo di filmato su cui si lavora può diventare molto molto difficile per chi è agli inizi, come ad esempio per i filmati girati con profili LOG.
Tuttavia, nessuno ci vieta di sperimentare coi nostri filmati per creare look particolari. Già utilizzando gli effetti che trovi nel tuo software per l’editing puoi fare delle prove, magari cercando di emulare dei look che ti piacciono che hai visto in un qualche film o serie televisiva.
In un prossimo episodio vedremo le basi sia della color correction che del color grading, nel frattempo se hai voglia di sperimentare puoi cercare sul web qualche risorsa utile, tra cui i prodotti della Red Giant o sul sito di MotionVFX.
Se usi Final Cut e mastichi un po’ di inglese, ti consiglio vivamente il sito ColorGradingCentral.com, trovi li link nella descrizione qui sotto.
Spero di esserti stato utile,
A presto, Ciao!