Come forse saprai le dimensioni del sensore delle videocamere può variare in maniera significativa. Per farti capire al volo, il sensore che trovi dentro il tuo smartphone è molto molto più piccolo di quello di una qualsiasi reflex, come può essere una canon 700D per esempio.
Questo fatto influisce in vari modi sull’immagine, e l’effetto più lampante lo si nota soprattutto quando c’è poca luminosità nell’ambiente. Se hai visto l’altro mio video saprai che ad aumentare delle dimensioni del sensore tendenzialmente migliora il comportamento della videocamera quando c’è poca luce nell’ambiente. Quello però che non si considera quasi mai è che le dimensioni del sensore influiscono anche sul campo visivo effettivo che la lente ci fornisce. Cosa intendo?
Facciamo un esempio pratico. Prendiamo come riferimento una Canon 6D, che ha un sensore cosiddetto Full Frame e che rappresenta uno standard verso il quale si paragonano tutti gli altri sensori. Su un sensore full frame, un obiettivo da 50mm fornisce un campo visivo effettivo di 50mm. Questo vuol dire che il sensore, passami il termine, sfrutta totalmente la lente.
Bene, se però lo stesso obiettivo lo usiamo su una Canon 700D, per esempio, non avremo più un campo visivo effettivo di 50mm. Essendo il suo sensore più piccolo, non sfrutta appieno la lente per così dire e sarà come avere un 80mm. La lente è sempre la stessa, ma usata su un corpo macchina con un sensore più piccolo di un Full frame abbiamo appunto questo fattore di crop, che la ‘trasforma’ in una da 80mm circa.
Se usassimo la stessa lente su un corpo macchina con un sensore ancora più piccolo, come ad esempio su una Panasonic mirrorless attraverso adattatore, avendo quest’ultima un sensore ancora più piccolo il fattore di crop sarebbe ancora più esasperato e probabilmente l’obiettivo sarebbe l’equivalente di un 100mm. Il fattore di crop spessissimo è identificato da un moltiplicatore che va usato per calcolare la lunghezza focale effettiva di un particolare obiettivo su uno specifico corpo macchina.
Su Canon con sensore APS-C , come la 700D, la 7D, la 70D e altre questo fattore è di 1,6. Quindi, se attacco una lente da 100mm e voglio sapere la sua lunghezza focale effettiva mi basta moltiplicare 100 X 1,6 , ossia 160mm. Ogni tipologia di sensore ovviamente ha il proprio fattore moltiplicatore e si trovano in rete facilmente.
Questo fattore di crop può essere uno svantaggio o un vantaggio a seconda della situazione. Se volessimo avere un effetto grandangolare nella nostra immagine, è ovvio che su un corpo macchina con un piccolo sensore devo usare un obiettivo molto molto grandangolare, come per esempio un 11mm.
Su una full frame, potremmo ottenere lo stesso effetto usando un 24mm.
D’altro canto un sensore piccolo ha il vantaggio di non dover usare obiettivi con una lunghezza focale lunghissima e un 200mm potrebbe diventare un 400mm su alcuni corpi macchina, quindi renderla più adatta per fotografie o video naturalistici in cui è necessario mantenersi a distanza dai soggetti ripresi.
Per riassumere: gli obiettivi hanno una lunghezza focale, ma a seconda del corpo macchina su cui le si usa la visuale effettiva cambia. Quindi la prossima volta che stai considerando un obiettivo, tieni presente il crop factor e moltiplica la lunghezza focale dell’obiettivo per il suo relativo numero, come nell esempio di prima che era 1,6.
Spero di esserti stato utile,
A presto,
Ciao!