Quando si parla di video e di video marketing, le prime due piattaforme a cui spesso pensano le persone sono Facebook ed Instagram. Si tende a pensare che le persone siano solamente lì e che quindi abbia senso pubblicare video solo su di esse.

    Nel corso degli anni ho sentito varie definizioni su Youtube che mi hanno fatto spesso sorridere e a volte un po’ intristito. Fra le varie che ti voglio citare ci sono: ‘Parcheggio, Hard Disk online, magazzino’ ecc ecc.

    Questo è sintomo di una ignoranza diffusa riguardo a questa potente piattaforma, che ti ricordo essere molto utilizzata ogni giorno da milioni di persone (e non solo da ragazzini come molte persone credono) nonché il secondo motore di ricerca a livello mondiale. Riguardo a questo punto ci torniamo a breve

    In questo articolo voglio fornirti perciò 3 buone motivazioni per iniziare ad utilizzare YouTube in maniera seria e professionale per la tua attività nel caso tu non lo stia già facendo.

    1 - I contenuti durano di più

    Su Youtube i contenuti non spariscono velocemente come su altre piattaforme (Facebook ed Instagram in primis) che ragionano soprattutto tramite la condivisione su una bacheca che viene costantemente aggiornata. Ciò significa che il video che pubblico oggi viene visualizzato da chi è online e poi domani è praticamente sparito.

    Chi lavora in maniera costante su Facebook per esempio sa benissimo che un video pubblicato va postato nuovamente a distanza di tempo se vogliamo che le persone continuino a vederlo. Per non parlare del fatto che la reach organica (cioè il numero di persone che possiamo raggiungere sulle loro bacheche semplicemente postando) cala drasticamente sempre di più, costringendoci a investire in advertising su base quotidiana praticamente.

    Instagram è ancora peggio da questo punto di vista. Il formato di contenuti che funziona per la maggiore al momento, le storie, hanno una data di scadenza come saprai. Dopo 24 ore sono sparite (a meno che non le salvi sul tuo profilo, ma in realtà non appaiono più in alto). 

    Cosa significa tutto ciò? Che ogni giorno devi nutrire quella macchina ‘mangia contenuti’ se non con nuovi video o post, sicuramente pubblicando nuovamente quelli vecchi.

    YouTube funziona in maniera totalmente diversa. Avendo due anime diverse che convivono insieme, quella da social network e quella da motore di ricerca, i contenuti tendono a durare molto di più. Anzi, spesso avviene il contrario di quello che abbiamo visto per Facebook ed Instagram.

    Non è raro che persone mi contattino dicendo di aver caricato un video anni fa, ed essersi resi conto che senza far niente le visualizzazioni sono aumentare nel tempo e molte persone li stanno contattando grazie a quei video che non toccano da anni. Quando mi dicono questa cosa io dico loro che se hanno avuto questi risultati semplicemente caricando e senza una strategia, chissà cosa avrebbero ottenuto se avessero lavorato bene dall’inizio. Ma questa è un’altra storia.

    Morale della favola, su Youtube sfruttando il fattore SEO e lavorando bene puoi avere contenuti che ti portano contatti H24 7 giorni su 7.

    2 - Motore di ricerca

    Come dicevo all’inizio di quest’articolo, Youtube è il secondo motore di ricerca al mondo. Questo significa che chi non cerca su Google cerca su Youtube, e poi forse sugli altri.

    Soprattutto, chi cerca contenuti video va su Youtube. Se devo imparare a suonare uno strumento o voglio scoprire come investire 20.000€ che ho da parte e voglio vedere in faccia la persona che mi possa consigliare come fare, vado su Youtube.

    Essendo poi stato acquistato da Google ormai anni fa, capita spesso che dei video si posizionino in prima pagina di Google quando le persone eseguono delle ricerche proprio su google.it

    Se infatti l’algoritmo ritiene che un video possa dare una riposta migliore alla query di un semplice articolo di blog o pagina di Wikipedia, posizionerà un video in prima pagina. Non è difficile notare nella sezione analytics di tanti canali tra le fonti di traffico esterne proprio Google.

    Quindi se la tua attività e quindi la tua strategia online è fortemente influenzata dal fattore parole chiave e dalla SEO, non puoi non pensare anche a Youtube. Specialmente se consideri il fatto che mentre in tanti si danno le gomitate per essere primi su google.it, in relativamente pochi pensano a Youtube.

    Negli anni in cui ho aiutato diversi clienti a strutturare una strategia su Youtube siamo riusciti a prendere una nicchia molto velocemente grazie proprio al fatto che pochi competitori avevano deciso di investire su Youtube

    3 - Domanda consapevole

    Il terzo punto si ricollega al secondo in realtà. Se hai studiato un pochino di Marketing conoscerai bene la differenza tra domanda latente e domanda consapevole. Per quest’ultima intendiamo una domanda fatta da un gruppo di persone che sono consapevoli di un problema e di una soluzione e cercano attivamente come risolvere quel problema attraverso una o più soluzioni. Con domanda latente intendiamo invece il fatto che le persone vengono raggiunte da un contenuto o da un’offerta in un momento in cui non sono interessate.

    Magari conoscono la soluzione e sono consapevoli di avere un problema, ma non sono al momento alla ricerca di una soluzione.

    La caratteristica dei motori di ricerca, e quindi anche di YouTube, consiste nel fatto di lavorare con domanda consapevole. Quando le persone inseriscono delle parole chiave nel box di ricerca lo fanno perché vogliono risolvere un problema.

    Sono quindi in uno stato mentale più favorevole sia a fruire di contenuti che parlino di come risolvere un problema sia a sentire quali possono essere le soluzioni.

    La situazione è totalmente opposta su altre piattaforme, nelle quali dobbiamo stimolare le persone perché in quel momento non sono pronte ad ascoltarci. Dobbiamo quindi essere molto bravi non solo nell’attirare l’attenzione mentre li interrompiamo da altre cose, ma anche nel mantenerla e nel convincerli quindi ad ascoltarci.

    Ovviamente non esiste l’approccio migliore, tutte le attività dovrebbero sfruttare entrambe le situazioni. Ma se la tua presenza consiste nell’essere solo su social che ragionano con domanda latente, stai perdendo delle opportunità preziose che invece magari i tuoi competitor riescono a sfruttare.

    Queste sono le 3 ragioni principali per cui YouTube dovrebbe essere al centro della tua strategia di Video Marketing.

    Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi.