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    Negli episodi precedenti ci siamo focalizzati su vari aspetti legati alla ripresa. Ma cosa dobbiamo fare una volta importati i filmati sul computer?

    Ciao sono Paolo e oggi vediamo le basi del video editing. Ovviamente non è possibile vedere ogni aspetto nel dettaglio in un articolo così breve. Ti mostrerò una panoramica degli aspetti che ritengo importanti e poi nei tutorial successivi li vedremo uno ad uno in dettaglio.

    Come primo step ovviamente dobbiamo importare i filmati nel computer e questo possiamo facilmente farlo collegando la SD card al computer e copiandoli. Se abbiamo registrato l’audio a parte, ovviamente importiamo anche questo.

    Ok, ora di aprire il software per l’editing. A seconda di quello che usi ci sarà un’opzione per importare i file. Se usi reflex o compatte i file saranno molto compressi, quindi se non hai un computer potente potresti avere problemi nel riprodurre i filmati in tempo reale.

    Final Cut della Apple per ovviare a questo problema ci da l’opzione di creare delle versioni dei file meno compresse in fase di importazione. Partiamo con il sincronizzare l’audio al video. Questo può essere fatto manualmente, usando una funzione specifica nel tuo programma per l’editing nel caso sia presente o usando programmi apposta come pluraleyes.

    Una volta che il file è pronto per l’editing, abbiamo varie opzioni. Se si tratta di un filmato unico, diciamo una ripresa come quella che vedi adesso da 3-5 minuti, conviene apportare le modifiche ad esso prima di iniziare a fare i tagli.

    Come primo effetto possiamo applicare un filtro sharpen, ossia per aumentare la nitidezza. Se ti ricordi infatti dal video sullo stile immagine, consiglio di usare profili neutri in cui la nitidezza e il contrasto sono al minimo in camera. Questo ci da l’opzione ora a computer di decidere quanto effetto applicare. Come ti accorgerai, un valore basso va più che bene.

    In seguito possiamo aggiustare l’esposizione, nel caso ci siano problemi, usando un effetto per la correzione del colore. Va da se che la qualità del monitor su cui lavori e la sua calibrazione può influenzare quello che vedi. Per questo ci vengono in aiuto gli scopes che si trovano in quasi tutti i software per l’editing. In un prossimo tutorial li vedremo in dettaglio.

    Sempre usando l’effetto della correzione colore possiamo aggiustare il contrasto, che ancora una volta se hai usato un profilo prolost sarà molto piatto. Una volta messa a posto l’immagine, possiamo procedere con i tagli, nel caso molto probabile siano necessari. Questa fase va molto a gusto, ma ti consiglio di eliminare le pause per mantenere il video fluido e dinamico.

    Nel caso ci servano, possiamo poi aggiungere titoli o B Roll che aiutino a rendere quello che vogliamo mostrare nel video. Questo tipo di workflow è quello che uso io personalmente, e ovviamente non è detto che sia il migliore. Tuttavia ha una sua logica e sei agli inizi è un buon modo per impostare il lavoro.

    Come accennato prima, nei prossimi episodi vedremo più in dettaglio ogni fase, che di per sé richiede un suo video dedicato

    Spero di esserti stato utile,

    A presto,

    Ciao!