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    Se sei alla ricerca di luci per illuminare lo studio in cui realizzi video e riprese fotografiche, la prima cosa che potrai notare è che esistono diversi tipi di illuminazioni, che si distinguono, per prima cosa, per la fonte che genera la luce.
    Tra le diverse tipologie di illuminazione, quelle che ritengo maggiormente interessanti sono le luci LED e quelle fluorescenti. Si tratta di due tipologie di illuminazione che rappresentano una scelta perfetta per chi ha uno studio piccolo ed un budget a disposizione non troppo elevato. Tra l’altro, sia i LED che le lampade a fluorescenza, sono tecnologie a basso consumo, che permettono di contenere le bollette della luce.
    Tuttavia non sempre è facile optare per un tipo o per l’altro. Vi sono infatti delle differenze che vanno tenute in considerazione e che possono influenzare la scelta soprattutto in base al tipo di ripresa che si deve effettuare. Vediamo quali sono le principali caratteristiche di questi due tipi di illuminazione.

    LUCI FLUORESCENTI

    Iniziamo con le caratteristiche principali delle luci fluorescenti. Se si effettua una ricerca in rete, utilizzando qualsiasi motore di ricerca, si potrà facilmente notare quanti differenti risultati verranno proposti dai diversi e-commerce che vendono illuminazione per studio. Si possono trovare prezzi molto variabili tra cui poter scegliere tenendo in considerazione il reale utilizzo che si fa della luce e, naturalmente, il proprio budget.

    Il costo relativamente basso delle luci fluorescenti è permesso dalla tecnologia stessa che genera l’illuminazione. Le lampadine fluorescenti, infatti, contengono al loro interno un gas che, nel momento in cui viene eccitato (ossia con il passaggio della corrente), produce luce.

    Non bisogna confondere le moderne luci fluorescenti con i vecchi tubi al neon, anche se il principio di funzionamento è molto simile. Molto simili sono anche altre caratteristiche, tra cui quelle di essere relativamente economiche rispetto ad altre tipologie di illuminazione e, soprattutto, di non essere soggette a riscaldamento. Inoltre, hanno una durata superiore rispetto alla maggior parte delle lampadine che utilizzano altre tecnologie di accensione.
    Si tratta di tre caratteristiche fondamentali che hanno reso le luci fluorescenti la fonte di illuminazione primaria più adottata da moltissimi studi che realizzano video e riprese. Naturalmente, esistono anche molte altre scelte e possibilità: ad esempio le luci a tungsteno permettono di ottenere una migliore resa sui colori. Tuttavia, a differenza delle luci fluorescenti, quelle a tungsteno tendono a riscaldarsi molto e questo porta ad una serie di problematiche, soprattutto quando si tratta di effettuare lunghe sessioni di ripresa che non permettono l’uso di aria condizionata o ventilatori che sporcherebbero l’audio.
    Esistono differenti tipi di luci fluorescenti, con forme diverse, che spesso assomigliano a quelle che si utilizzano regolarmente a casa. Anche il tipo di supporto può essere differenti: si possono inoltre scegliere strutture che portano più luci o una luce singola. Anche in questo caso, naturalmente, la scelta dipende dal tipo di illuminazione che si desidera ottenere, più o meno intensa, e dalle dimensioni dello studio.
    Per quanto riguarda i dettagli tecnici, è fondamentale sapere che le lampade fluorescenti sono tarate su una temperatura di colore di 5400 Kelvin, ossia la temperatura di colore della luce naturale ma con una leggera tendenza al blu.
    Un altro importante dato tecnico riguarda il CRI, ossia il Color Rendition Index. Si tratta di un indice che permette di definire il grado in cui le lampade restituiscono dei colori fedeli alla realtà, quando si girano video o si scattano foto. Un basso valore del CRI renderà delle tinte differenti rispetto a quelle reali, per cui utilizzare delle luci con un basso CRI porterà necessariamente a dover effettuare delle correzioni in camera prima di effettuare la ripresa.

    Per avere valori che diano una corretta corrispondenza tra tinte reali e riprese si dovrebbe avere un CRI sopra i 90, meglio ancora se sopra i 95. Quindi, per avere una buona resa di colori con le lampade fluorescenti è necessario assicurarsi che la temperatura di colore e il CRI corrispondano ai valori sopra descritti.
    Prima di passare a descrivere le luci a LED, bisogna infine ricordare che le luci fluorescenti contengono, al loro interno, piccole quantità di mercurio. Per questo motivo i produttori ricordano sempre che lo smaltimento di questo tipo di luci deve essere effettuato seguendo la normativa vigente. Inoltre, in caso di rottura di una lampada, si consiglia sempre di areare lo studio per non fare accumulare i vapori di mercurio.

    LUCI LED

    Per prima cosa bisogna ricordare che LED è un acronimo, che sta per Light Emitting Diod. Il nome di questo tipo di lampade, quindi, indica che la luce viene emessa quando la corrente passa attraverso dei circuiti caratterizzati da materiali semiconduttori in grado di produrre impulsi luminosi.

    Il principio su cui si basano i LED è molto simile a quello delle lampadine classiche, ma non avendo i LED nessun filamento al proprio interno, non sono caratterizzati da dispersione di calore. Si tratta di un particolare molto importante perché, come già accennato per le luci al tungsteno, in caso di lunghe sedute di ripresa, il calore generato dalle illuminazioni può portare ad un maggiore affaticamento, soprattutto quando per motivi di audio non sia possibile utilizzare condizionatori o ventilatori.
    Un altro tratto comune tra le luci LED e quelle fluorescenti è che entrambe sono a basso costo, consumando poca energia ma durando molti più a lungo rispetto ad altri tipi di luci.
    A differenza delle prime luci LED, oggi queste lampade sono molto più economiche: fino a qualche anno fa, infatti, per poter ottenere una buona illuminazione con i LED era necessario investire un bel po’ di denaro. Oggi, invece, sono in molti i produttori che stanno immettendo nel mercato luci di qualità molto buona e caratterizzate da prezzi molto più accettabili.

    Anche per i LED, come per le luci fluorescenti, bisogna fare attenzione alla qualità della luce, visto che non tutti i LED sono uguali. In particolare, bisogna ricordare che in molti casi, soprattutto quando si scelgono luci LED economiche, si possono ottenere risultati molto diversi da quelli attesi, con tinte e colori che si discostano di molto da quelli reali. Solitamente, quando si utilizzano LED scadenti, si ha un viraggio verso le tinte verdi, per cui è fondamentale, come per le luci fluorescenti, comprendere quali parametri bisogna prendere in considerazione per acquistare delle luci LED che rispecchiano i colori naturali.

    A seconda anche delle necessità, si può effettuare una ricerca che permetta di trovare la tipologia di LED che maggiormente rispecchia le proprie esigenze di colore.
    Tuttavia, oltre alle similitudini tra LED e lampade fluorescenti, bisogna dire che le luci LED presentano un enorme vantaggio: alcuni pannelli LED, infatti, permettono di poter variare l’intensità della luce tramite l’utilizzo di un potenziometro. Inoltre, se si scelgono modelli di fascia medio-alta, è possibile anche variare la temperatura di colore, in un range che va dai 3200 ai 5400 Kelvin.
    Se da un lato, quindi, luci LED e fluorescenti presentano delle caratteristiche comuni, dall’altro risulta evidente una maggiore adattabilità dei LED, che si mostrano più flessibili ad una serie di parametri.
    E proprio a proposito dell’adattabilità bisogna specificare che molti modelli di lampade LED sono caratterizzate dalla possibilità di avere un’alimentazione a batteria: si tratta di un elemento molto importante soprattutto quando si alternano riprese in studio con riprese in esterno, per le quali la presenza di una batteria evita di dover ricorrere a prolunghe e generatori.

    Come si può notare da quanto riportato fino ad ora, sia le luci a LED che quelle fluorescenti presentano una serie di caratteristiche comuni ed altre, invece, differenti tra loro. Non si può dire a priori quale tipologia di illuminazione sia migliore dell’altra, perché va specificato che, spesso, si tratta anche di una scelta molto soggettiva, legata ai gusti o al tipo di riprese che si devono effettuare.

    Una stessa persona, ad esempio, può preferire un tipo di luce o un’altra a seconda del tipo di lavoro da svolgere, a seconda della potenza necessaria o ancora a seconda che il lavoro si svolga tutto in studio o anche in esterno, per cui si può rendere necessario avere una luce che si possa ricaricare anche solo con una batteria.
    Ancora, non bisogna dimenticare che nella maggior parte dei casi è il budget a disposizione che obbliga a scegliere per una soluzione piuttosto che per un’altra.