Ci sono vari aspetti che dobbiamo tenere in considerazione quando giriamo video. Spessissimo ci concentriamo sugli aspetti tecnici: come impostare la videocamera, come illuminare bene la scena, come registrare l’audio in maniera professionale ecc. Sono ovviamente tutti fattori determinanti per la buona riuscita di un prodotto professionale, ma ce ne sono alcuni che si tende a dimenticare.
Quello di cui to voglio parlare oggi riguarda il linguaggio del corpo e come gestiamo la voce nei nostri video. Ci sono diverse tecniche che possiamo prendere in prestito dal public speaking per aiutarci a migliorare il risultato finale. In questo articolo Chiara Alzati, esperta di public speaking, e vincitrice di diversi premi tra cui il primo premio a livello nazionale per quanto riguarda l’arte della valutazione efficace e il terzo posto a livello europeo nell’arte del public speaking in lingua tedesca.
Ovviamente non si può riassumere in un solo articolo tutte le tecniche e i consigli che un’esperta come Chiara può darci per migliorare i nostri video. Ci focalizzeremo su 3 aspetti che Chiara ha notato spesso in chi inizia e ci darà qualche consiglio su come migliorare. Partiamo subito.
ANSIA DA VIDEO
Il primo fattore da considerare è l’ansia. Chiunque abbia mai provato a fare un video o una presentazione dal vivo ci si è dovuto scontrare prima o poi. Anche persone che sembrano essere molto a loro agio e naturali a un qualche punto della loro storia o carriera si sono scontrati con quest’emozione che per alcuni diventa proprio un mostro. Spesso non li abbandona mai, anche dopo anni di video, e il massimo che riescono a fare è imparare a gestirla al meglio.
Il miglior approccio per affrontare l’ansia da video è innanzitutto riconoscerla. Cercare di nascondere il fatto che non ci sia è del tutto inutile. Prima di tutto dobbiamo prenderne atto con noi stessi. Imparare che ci può essere utile è un altro fattore importante. Si può infatti pensare che sia una cosa sempre negativa. In realtà, nelle giuste dosi può addirittura aiutarci a migliorare la performance.
Esiste infatti un livello ottimale di ansia che permette di massimizzare la performance. Se è troppo bassa saremo annoiati. Se è troppo alto ci sentiremo sopraffatti e non riusciremo a dare una performance decente. Ma col giusto livello, che è circa nel mezzo, potremo dare il meglio di noi stessi. Come gestirla quindi?
Chiara ci consiglia di utilizzare quelle che in inglese sono chiamate Power Pose, che potremmo tradurre con pose potenzianti. Ci sono diversi studi che hanno dimostrato che mettendoci in determinate pose per diversi minuti il nostro corpo inizia a produrre maggiore quantità di testosterone, un ormone che ci aiuta nella performance. Non servono ore di allenamento. Bastano pochi minuti prima di girare il video.
PREPARATI
Chi fallisce nel prepararsi deve prepararsi a fallire. Questa famosa frase di Benjamin Franklin vale in tutti gli ambiti della vita, specialmente quando dobbiamo fare un discorso in pubblico o girare un video. Arrivare in studio e pensare di poter improvvisare totalmente un argomento è molto rischioso.
Lavorando con diversi clienti raramente ho visto persone riuscire a realizzare un video senza essersi preparato prima una scaletta, almeno mentale, degli argomenti e dei punti essenziali da trattare. Solo persone con anni e anni di esperienza riescono in quest’intento, e qualche volta nemmeno loro.
Chi invece si riesce a preparare adeguatamente prima, solitamente riesce a realizzare più video in meno tempo. Pochi minuti spesi nei giorni precedenti e subito prima di fare il video possono far risparmiare moltissimo tempo in ripresa, e qualche ora nel montaggio al tuo videomaker o a te stesso se sarai te a montare i video.
Può essere molto utile, se non quasi essenziale, provare il video o il discorso nei giorni precedenti ad alta voce davanti ad uno specchio. In questo modo non solo lo memorizzerai meglio, ma riuscirai anche a vedere il tuo linguaggio corporeo e quindi prendere qualche provvedimento. Infatti raramente chi vuole realizzare video fa questo, e quando si vede ripreso al termine di una sessione si accorge di vari segnali ed errori del linguaggio non verbale che non fatto.
USA IL CORPO
Infine l’ultimo consiglio che Chiara vuole condividere con noi oggi riguarda il fatto di imparare ad usare la voce, lo spazio ed il corpo. Questi fanno parte del linguaggio non verbale di cui ti parlavo sopra. La comunicazione infatti è composta per la maggior parte da queste componenti. Il miglior discorso del mondo se trasmesso con un linguaggio corporeo non corretto sicuramente non trasmette il messaggio come desidereremmo.
Quindi è importante imparare a gestire il tono di voce, che non deve mai essere monotono, il corpo che deve aiutare a trasmettere il messaggio senza farci sembrare innaturali, ed eventualmente lo spazio a nostra disposizione nel caso la ripresa del video ce lo consenta. Nel caso di video statici quest’ultimo aspetto è poco gestibile, ma già sistemando i primi due possiamo fare notevoli passi avanti.
Se sei curioso di saperne di più sulle tecniche del public speaking applicate ai video, puoi seguire Chiara sul suo canale YouTube e sul suo sito ParlareChiaro.com