
Molte persone confondono il termine Video Marketing con Video making. Se ci rifletti un attimo è facile capire la differenza. Ma da cosa deriva questa confusione che hanno in testa? E perché può portare ad avere risultati mediocri se non inesistenti?
La risposta è semplice. Chi la fuori nel web parla di video marketing, in realtà spesso cerca di insegnarlo ma nella pratica parla di video making. Insegna a fare video, o magari offre un servizio che preveda la produzione di video, ma non conosce quasi mai tutte le dinamiche che stanno dietro al fatto di far trovare quei video una volta prodotti.
Ti diranno cosa come: registra il video, montalo e poi caricalo. E spera, aggiungo io. Chi insegna a fare video e basta non può parlare di video marketing, ma solo al massimo di produzione video. Che è fondamentale, ci mancherebbe, ma non è assolutamente sufficiente.
Chi lavora con me sa che ancor prima di iniziare a fare video c’è tutto un percorso di analisi. Analisi che comprende tra le altre cose:
- I bisogni dei potenziali clienti e le ricerche che effettuano online per trovare informazioni riguardanti i loro prodotti e servizi
- La competizione su YouTube, ossia ciò che è già presente caricato da competitor diretti ed indiretti
- L’analisi della struttura del video, cioè come deve essere fatto per portare i migliori risultati possibili
Solo a questo punto è possibile avere un’idea chiara di quello che sarà poi il piano editoriale da seguire, la struttura dei video, i contenuti da inserire, le giuste chiamate all’azione e così via.
In questo articolo voglio elencarti i 5 problemi a cui puoi andare incontro se chi ti segue non conosce il mondo del marketing attraverso i video o nel caso tu abbia studiato da qualcuno che si spacciava per esperto di video marketing e ora vuoi provare da solo.
Sono concatenati, nel senso che il primo provoca il secondo il quale a sua volta provoca il terzo e così via.
1 - NON CONOSCONO LE BASI DELLA PIATTAFORMA E DELL’OTTIMIZZAZIONE
Chi non conosce Youtube, perché non lo usa nemmeno per scopi privati figuriamoci per scopi professionali con consapevolezza e competenza, non riesce a capire le dinamiche che ci stanno dietro.
La naturale conseguenza è molto spesso produrre video secondo i propri gusti e idee, senza rendersi conto di quello che può funzionare e quello che invece proprio non va sulla piattaforma.
E’ normale, se non si utilizza YouTube nemmeno come fruitore di contenuti è impensabile poi pensare di poter sapere cosa possa funzionare e cosa no. Il risultato è che spesso consigliano ai clienti delle strategie o delle produzioni video che nessuno andrà a vedere.
E ancora una volta non conoscendo il lato ottimizzazione, cioè tutte quelle cose che dobbiamo fare una volta caricato il video per aumentare le possibilità che venga visualizzato, producono il video senza i giusti accorgimenti. Quindi magari alla fine piazzano un bel logo a tutto schermo quando ci andrebbero gli elementi della schermata finale, oppure creano i sottotitoli direttamente in montaggio non sapendo che tanto YouTube li andrà a creare in automatico sovrapponendoli a quelli da loro creati generando un bel pasticcio grafico.
2 - CARICANO IL VIDEO E LO LASCIANO A SALARE
Non avendo minimamente idea di cosa voglia dire ottimizzare i video una volta caricati, il tuo video verrà caricato su un canale (a sua volta non ottimizzato ovviamente) e rimarrà lì ad invecchiare da solo.
L’algoritmo non avrà modo di capire di che tratta perché tra le altre cose quasi sicuramente il titolo e i tag non saranno ottimizzati. Quelli che troveranno il video per puro caso non riusciranno nemmeno a visitare il tuo sito perché i link non saranno inseriti in descrizione e così via.
Tanto lavoro per avere un prodotto video che rimane su un server e non viene visto da nessuno.
3 - SONO COSTRETTI A RIFARE IL PRODOTTO
Quelli dotato di onestà intellettuale capiscono il danno causato e cercano di rifare il lavoro da zero. Quindi realizzano un altro video (ancora una volta senza i giusti criteri) e lo ricaricano come nel primo caso pensando che questa volta andrà diversamente.
Il risultato però non cambia. Rifare un lavoro con lo stesso approccio senza capire che il problema non sta molto spesso nell’idea originale del video, ma nella strategia sottostante, non porta alcun miglioramento.
4 - CERCANO DI OTTIMIZZARE A POSTERIORI
In alcuni casi riescono ad arrivare a capire che ci sono dei problemi di ottimizzazione e provano a metterci una pezza. Ma ottimizzare un video che non era stato studiato sin dall’inizio per la piattaforma è come cercare di rimediare al fatto che abbiamo costruito un grattacielo con delle fondamenta che possono reggere al massimo un palazzo a due piani.
Come per la SEO tradizionale cambiando due cose non puoi aspettarti di avere risultati eclatanti, la stessa cosa vale per YouTube (ricordiamoci che è a tutti gli effetti il secondo motore di ricerca a livello mondiale).
5 - CI MOLLANO E DICONO CHE YOUTUBE NON FUNZIONA
Il quinto e ultimo step consiste nel fatto che semplicemente ci mollano. Speravano di avere milioni di visualizzazioni con 5 video realizzati e quando notano che non sono arrivate allora pensano bene che Youtube semplicemente non funzioni e che sia meglio andare altrove.
Questo è lo scenario tipico che mi viene raccontato da molte persone che poi diventano miei clienti.
Come dicevo all’inizio dell’articolo, la soluzione non è nel realizzare bei video senza però una strategia e poi nel cercare di ottimizzarli a posteriori.
La strada migliore consiste nel partire sin da subito, ancor prima di registrare il video, a capire che video creare, attorno a quale argomento, come strutturarli e come montarli per ottenere i maggiori risultati possibili.
Per chi vuole avere risultati ancora migliori e più velocemente, c’è anche la possibilità di creare campagne ad hoc per mostrare il video di fronte al nostro pubblico Target. Ancora una volta, chi non conosce Youtube non sa nemmeno dell’esistenza di questa possibilità.
Quindi anche se lavora decentemente nel migliore dei casi ti potrà aiutare ad avere risultati ma questi arriveranno molto lentamente.
Se vuoi avere successo e vuoi averlo in tempi ragionevoli, devi affidarti ad un videomaker che conosca le dinamiche sottostanti Youtube, e che ti sappia consigliare su come impostare una campagna che possa funzionare da subito.
Spero con questo articolo di averti dato qualche spunto ed idea.
Magari però ti senti perso, non sai da che parte partire e come strutturare la tua campagna video.
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Ma… Dici che posso migliorare? A quali costi?
Dipende da dove parti e dove vuoi arrivare 😉 Tutti possono migliorare…
Ho i problemi sopra elencati i video li faccio io, sarei interessato a conoscere meglio le dinamice
Ciao Graziano, mandami una mail tramite il form dei contatti specificando meglio di cosa hai bisogno. Grazie