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Molte persone mi chiedono: qual’è la miglior video camera per iniziare a girare video? Ho un budget di X euro e non so se orientarmi verso questa piuttosto che quella video camera.
In questo articolo cercherò di rispondere a questa domanda e soprattutto ti darò la mia opinione sul miglior modello da prendere in considerazione se stai partendo da zero. Vedremo 3 tipologie di videocamere e le loro caratteristiche, punti di forza e debolezze e ti spiegherò verso quale tipologia orientarsi in base alle tue esigenze e budget.
Non c’è dubbio che il mercato è stra colmo di modelli di tantissime marche, e sarebbe impossibile parlare di ognuno in un singolo post.
Ho deciso, per semplificare un po’ le cose, di dividere tutto il mercato delle videocamere in 3 tipologie. Non ti parlerò di modelli che costano dai 5000 euro in su, perché do per scontato che se sei alla ricerca di un prodotto in quella fascia di prezzo sei già ad un livello esperto e sai bene di cosa hai bisogno.
Smartphones
Nella prima tipologia troviamo apparecchiature che probabilmente in questo momento sono già nelle tue tasche. Sto parlando degli smartphone. Aspetta un attimo prima di scandallizzarti. Potresti rimanere sorpreso da quello che si può ottenere da un ‘semplice Iphone’. Basta farsi un giro su Youtube per avere un’idea. Io stesso quando ho iniziato più di 3 anni fa a realizzare video usavo il mio Iphone. E devo dire che i risultati non erano per niente male, e in molte situazioni teneva tranquillamente testa a videocamere più costose e teoricamente più professionali che ho acquistato in seguito.
La risoluzione in Full HD, e in alcuni modelli di Samsung anche 4K, il fatto che ce l’hai sempre in tasca e col fatto che sugli store si trovano apps che rendono possibile prendere controllo di funzionalità che la tradizionale app di ripresa non ha, li rende molto comodi e adatti in determinate situazioni. In alcuni casi, ad occhi non esperti, si può fare fatica a distinguere tra la ripresa effettuata da un’Iphone e da una Canon da più di 3000 euro.
Ovviamente non sono perfetti. Le situazioni in cui fanno più fatica, come molte altre videocamere dal sensore piccolo, sono quelle in cui c’è poca luce. E con questo non intendo situazioni di quasi buio, anche un interno nel tardo pomeriggio con la luce che piano piano cala può essere problematico. In generale più è piccolo il sensore, e più sono i pixel del sensore stesso, più luce è necessaria affinché la ripresa sia pulita e priva di rumore, a parità di altre cose. Ed è proprio qui che gli smartphones hanno dei grossi problemi. Se d’altra parte pensi di utilizzare l’Iphone per riprese di questo tipo, in cui la luce non è un problema, direi che possono essere un’ottima soluzione per iniziare.
Un altro problema è la lunghezza focale che è fissa. Come avrai notato, ovviamente, non è presente zoom e quindi per creare la tua composizione devi avvicinare o allontanare te o la videocamera per effettuare la ripresa. Non solo, la lunghezza focale fissa non permette di sfruttare i cambiamenti di prospettiva dati dall’utilizzo di teleobiettivi o grandangoli. Ne parlerò meglio in un prossimo tutorial.
Videocamere Digitali
La seconda tipologia, e quella alla quale probabilmente si pensa subito, è quella della videocamere digitali. Ovviamente essendo progettate appositamente per girare video, hanno notevoli vantaggi in questo senso. Innanzitutto rispetto alla tipologia precedente hanno sensori più grandi, quindi in grado di comportarsi meglio in caso di scarsa luminosità. Registrano su comode schede SD che possono essere importate facilmente nel computer per l’editing, e hanno un form factor che le rende comode da portare in giro ed effettuare le riprese.
Sono dotate inoltre di zoom, che rende più facile creare la composizione di ogni ripresa e riprendere appunto anche soggetti lontani. Spesso inoltre possono anche registrare in 1080i, cioè in interlacciato, nel caso le riprese siano destinate alla messa in onda su canali televisivi.
Gli svantaggi, soprattutto alla terza categoria di cui ti parlerò a breve, sono però evidenti. Innanzitutto la qualità dell’immagine, specie sui modelli economici, lascia un po’ a desiderare. Questo è dato un po’ dal sensore, un po’ dalle ottiche utilizzate, dal fatto che spesso c’è uno range di zooming pazzesco (57X) e dal CODEC utilizzato per creare i files. In alcuni modelli ho anche notato l’assenza del formato 1080p, ma solo del 1080i, che rendeva necessario de interlacciare i video prima di fare editing.
Personalmente ho preso la mia camcorder Samsung e buttata nel cestino dopo poco tempo da quanto ero frustrato per la qualità dell’immagine e per il tempo perso a de interlacciare i files.
Reflex
Arriviamo quindi alla terza categoria, che è quella delle DSLR, cioè delle reflex. A partire dal 2008, quando Canon introdusse la 5D mark II, c’è stata quelli che molti chiamano appunto la DSLR revolution. Sempre più filmakers indipendenti e professionisti hanno iniziato ad utilizzarle per cortometraggi, video musicali, ma anche video tradizionali come quello che stai vedendo ora e spesso spot pubblicitari. La ragione è molto semplice: la qualità dell’immagine. E’ notevolmente superiore alle altre due tipologie e ci sono vari motivi. Innanzitutto il sensore e il cervello che ci sta dietro.
Poi, fondamentale, le ottiche che si possono utilizzare e la flessibilità che danno. E’ infatti importantissimo per qualsiasi pro o semi pro poter passare da un obiettivo ad un altro, a seconda della situazione e delle richieste. E questo è alla base del concetto delle reflex, cosa che invece risulta impossibile nella altre due categorie viste prima. Non c’è alcun dubbio sul fatto che le reflex, con i loro sensori che spesso sono anche dieci volte più grandi di quelli di uno smartphone, si comportano meglio quando c’è poca luce, il che si traduce in un’immagine più pulita e professionale.
Ma il vero motivo per cui molte persone se ne innamorano? La possibilità di gestire al meglio la profondità di campo e creare l’effetto con il soggetto a fuoco e lo sfondo sfocato. Questo è reso possibile ancora dalle dimensioni del sensore unite al fatto di usare lenti con una grande apertura. Ovviamente non sono esenti da difetti. Sono infatti pur sempre macchine fotografiche a cui è stata aggiunta la modalità video, e non viceversa.
Il primo fra tutti a mio avviso è l’audio. Sebbene registrino l’audio attraverso un microfono integrato, il risultato è veramente orribile e non utilizzabile in un contesto professionale. Questo rende necessario nel 100% dei casi l’aggiunta di un altro sistema di registrazione, e l’audio della reflex va usato solo come riferimento per sincronizzare in post produzione. Un altro problema è la presenza dell’effetto Moire, cioè l’effetto distraente che si crea quando si registrano superfici con pattern come righe o quadri. Questo è dovuto a come viene generata l’immagine in 1080p, che è quasi 2 mega pixels, partendo dal sensore che spesso è da 20 o più.
Qui c’è poco da fare, se non evitare di utilizzare camicie che danno questo problema in fase di ripresa, o filtri nel caso siano presenti come nella Canon 5d Mark III. Ultimo, le dimensioni e la lunghezza massima dei files. Contrariamente a quanto si possa pensare, non è un discorso tecnico quanto doganale. Secondo la TARIC, tariffa doganale, le fotocamere che registrano anche video, ma con lunghezze e dimensioni di files limitati, possono essere ancora considerate e classificate come appunto fotocamere e quindi pagano meno dazi in importazione. Per questo le case produttrici utilizzano questo trucco della riduzione delle dimensioni massime dei files.
In realtà è un problema finto, a mio parere, in quanto il nuovo file viene generato partendo dal fotogramma subito successivo a quello a cui si era fermato quello precedente e unendoli in post produzione non ci si accorge di questo fatto.
Quindi, verso quale tipologia orientarsi?
Personalmente, se me lo chiedesse un mio amico, gli direi di orientarsi verso il mondo reflex. Certo, se è agli inizi, ha un budget molto limitato e se è già in possesso di un Iphone gli direi di usare quello per i primi tempo così come fanno in tanti. I soldi risparmiati potrebbe usarli per migliorare il kit di illuminazione e per l’audio. Il motivo principale per cui lo indirizzerei verso il mondo DSLR è innanzitutto la qualità dell’immagine, subito seguita dalla flessibilità.
Della qualità dell’immagine ne abbiamo già parlato. Ci sono pochi dubbi a riguardo. Per quanto riguarda la flessibilità, le possibilità sono molte. Potrebbe partire con un obiettivo ‘standard’ e poi aggiungerne a seconda delle esigenze. Effettua il 99% delle riprese in interno? ottimo, ci sono obiettivi perfetti per questo. Ha bisogno di riprendere soggetti lontani, o creare una prospettiva più ‘schiacciata’ o più naturale dei suoi soggetti in ripresa? Ottimo, ci sono obiettivi per questo.
Vuole avere la possibilità di usare ottiche più orientate al mondo cinematografico, oppure con focale fissa? Ha solo l’imbarazzo delle scelta.
Spero di esserti stato utile, ovviamente non si può esplorare tutto in dettaglio in un unico video. Nei prossimi andrò più a fondo per quanto riguarda vari aspetti accennati qui.
A presto, CIAO!