In un articolo precedente abbiamo scoperto che cos’è la tecnica del chroma key e come possiamo utilizzarla per rimuovere lo sfondo verde e sostituirlo con ciò che più preferiamo, che sia un immagine, una serie di immagini o anche un video. Ovviamente è sottinteso che il programma per il montaggio che utilizzi abbia la possibilità di fare questo tramite un plugin o una specifica funzione.
Fortunatamente ci sono diversi programmi in commercio che ti permettono di fare questo, e in quest’articolo e nei prossimi vedremo passo passo come applicare questa tecnica. Cominciamo oggi con Final Cut Pro X. Se non lo conosci, è il software per il montaggio video professionale di Apple. Funziona solo su piattaforma Apple, perciò se utilizzi un PC per il montaggio video mi dispiace darti una brutta notizia, ma non potrai usarlo.
Andiamo perciò a vedere come applicare la tecnica del Chroma Key.
PASSO 1 – IMPORTA IL CLIP
Il primo e naturale passo consiste nel prendere il clip che hai girato con sfondo verde ed importarlo in Final Cut. Volendo puoi usare la funzione ‘optimize‘ quando fai quest’operazione. Il risultato sarà che Final cut creerà una versione in ProRes del tuo clip e questo renderà molto più facile fare il montaggio. Essendo infatti il ProRes un formato molto meno compresso di altri che spesso sono usati dalle videocamere per registrare (esempio l’H264 delle reflex e di gran parte delle mirrorless) il tuo computer farà molto meno fatica nel gestire la timeline specialmente se andrai ad inserire effetti.
PASSO 2 – APPLICA IL KEYER
Nel tab degli effetti sulla sinistra, trova quello chiamato Keyer. Questo strumento nasce proprio con lo scopo di rimuovere il verde dallo sfondo come suggerisce il nome.
Se in ripresa tutto è stato impostato correttamente, probabilmente sei a posto. Final Cut infatti è eccezionale nel capire come impostare i parametri in automatico per darti un risultato professionale. Se invece noti che ci sono artefatti puoi provare ad agire per cercare di sistemare la situazione.
Ricorda che non possiamo fare miracoli: se la ripresa ha dei grossi problemi è molto probabile che non riusciremo ad ottenere un prodotto finito buono. Forse neanche decente. Tuttavia vale la pena fare un tentativo.
Facciamo un esempio di un clip che sicuramente avrebbe bisogno di un ritocco da parte nostra. Ho appositamente registrato un clip con un illuminazione non omogenea. E’ una cosa da non fare mai, ma te lo propongo come esempio. So bene che agli inizi può capitare di lavorare con file tutto tranne che ottimali, quindi è utile imparare i vari parametri del keyer per vedere se e quando sia possibile risolvere la situazione.
Applicando semplicemente il keyer, noterai che ci sono problemi. Nello specifico, dovendo scegliere quale tonalità di verde rimuovere, non è in grado di rimuovere anche quello leggermente più chiaro o più scuro, a seconda di quello scelto in partenza.
PARAMETRI DEL KEYER
Vediamo perciò i controlli che abbiamo nel keyer e come possiamo agire. Il primo e probabilmente più importante è quello chiamato ‘Sample Color’ nella sezione regine key. In poche parole ci serve per allargare la tonalità di verde da rimuovere. Se infatti Final Cut sceglie un range di tonalità di verde troppo stretto e nel clip invece ce ne sono di più, col sample color possiamo ampliare questo range.
Per fare questo dobbiamo come detto selezionarlo e trascinare nel clip la relativa sezione che Final Cut non è stato in grado di rimuovere a dovere.
Questo potrebbe già fare molto. Per controllare ancora meglio che la maschera stia funzionando a dovere, Final Cut ci mette a disposizione alcuni strumenti. Sotto il parametro Strength puoi scegliere se vedere la composizione finale, una versione in bianco e nero in cui la differenza tra la posizione di clip rimossa e quella mantenuta è notevole visivamente, e infine il clip originale.
Mentre lavori è molto utile selezionare la chiave in bianco e nero per assicurarti che non siano sfuggite porzioni dello sfondo e che i bordi del soggetto siano ben distinti dallo sfondo.
Un altro parametro molto utile è quello chiamato Edges, ossia bordi. Questo ci aiuta a definire con precisione dove termina il nostro soggetto in termini di bordi appunto e dove inizia lo sfondo. So che sembra banale, ma spesso, specie se ci sono riflessi suoi bordi del soggetto, Final Cut potrebbe non capire bene dove finisce il soggetto e dove invece inizia lo sfondo quando va a rimuovere quest’ultimo dal clip.
Altri due parametri molto utili sono:
- Strength – ci aiuta a rafforzare l’effetto o a ridurlo nel caso sia troppo aggressivo
- Fill Holes – ci aiuta a riempire parti del soggetto che magari sono parzialmente trasparenti e che quindi fanno trasparire parte dello sfondo.
Se il tuo soggetto da delle tinte verdi sui bordi, specialmente sulla pelle, puoi ridurli con il controllo Spill level. Questo capita quando lo sfondo è molto vicino al soggetto e come sai questo non dovrebbe accadere. Normalmente ci vorrebbero almeno un paio di metri tra lo sfondo e il soggetto appunto per evitare che il verde dello sfondo illuminato si rifletta sulla pelle. Tuttavia come sappiamo spesso ci si ritrova a riprendere in situazioni non ottimali. Ed è qui che questo controllo ci aiuta.
Un altro controllo che può risultare utile è quello che ci permette di selezionare con più precisione la gamma di colori da rimuovere. Come dicevo all’inizio il Keyer fa già un ottimo lavoro di suo. Se però vogliamo sperimentare andando ad aggiungere altre tinte a quella principale rimossa, allora questo controllo è quello che fa al caso nostro. E’ da notare però che stiamo già entrando nei controlli per utenti esperti. Se sei agli inizi ti sconsiglio di avventurarti troppo in questa parte dei controlli altrimenti rischieresti di fare più danni che altro.
Infine l’ultimo controllo di cui ti voglio parlare qui è quello per il light wrapping. Letteralmente significa avvolgimento di luce e il suo scopo è quello di creare una zona intorno al soggetto simulando un illuminazione e quindi aiutando a ridurre il distacco netto che è tipico del Green screen applicato dai principianti. In poche parole si tratta di avvolgere meglio lo sfondo attorno al soggetto rendendo il tutto più naturale.
Puoi simulare diverse tipologie di illuminazione, da quelle più morbide a quelle più nette e dure. Ti consiglio di sperimentare per trovare quella che preferisci. Personalmente però non esagererei con l’ammontare di questo effetto.
CONCLUSIONE
Final Cut Pro X è un programma molto potente e sicuramente consente di ottenere risultati professionali. Come detto però all’inizio di quest’articolo e in quello precedente, è facile cadere nel tranello del pensare ‘tanto lo aggiunto a computer’. Specialmente col Green screen, ogni minuto speso in più in ripresa ad ottimizzare l’illuminazione te ne fa risparmiare almeno 10 volte tanto in post produzione.
Potresti trovarti a passare ore a cercare di salvare un clip sbattendo la testa sulla tastiera del computer. Detto questo, se sei agli inizi e non sai bene ancora come illuminare o se devi lavorare un clip che ti hanno passato, allora come hai visto abbiamo tutta una serie di controlli che ci aiutano a risolvere un bel pò di problemi. Anche se come detto non fanno miracoli.
Sempre meglio avere un clip girato professionalmente e lavorare poco in post produzione per risolvere problemi, impiegando meglio il tempo nel processo creativo.
Complimenti, spiegazione perfetta.