Ad Aprile di quest’anno, il 2017, sono cambiate alcune cose per quanto riguarda la monetizzazione dei video su YouTube. Questo ha portato molte persone e creatori a scrivermi e a commentare i miei video, nella speranza che potessi dar loro una spiegazione. Ed è perfettamente comprensibile, visto che la strada che molte persone intraprendono su YouTube comprende monetizzare i propri video e quindi di guadagnare attraverso i propri video.
Ma prima di parlare di questo cambiamento, ripassiamo un attimo come funziona il sistema di monetizzazione su YouTube. Come saprai essendo un’azienda deve generare profitti a fine anno. Su questo non si discute. Il modo che ha trovato per farlo è utilizzare piazzamenti pubblicitari in varie parti del sito, sia sotto forma di banner e grafiche sia sotto forma di video che appaiono prima dei video dei creatori che caricano il loro lavoro sulla piattaforma.
In questo ecosistema ci sono 3 attori principali:
- Il creatore, che carica il proprio video sul canale
- I brand (o chi per loro) che una volta creati gli spot e i banner pubblicitari vogliono far sì che appaiano di fronte agli spettatori secondo certi criteri (demografici, interessi, per parole chiave ecc)
- e infine Youtube che mette in relazione questi due, gestisce i piazzamenti, i pagamenti e le inserzioni.
Una nota importante da sottolineare di cui ho già parlato in un altro video è che solo chi attiva la monetizzazione, diventando a tutti gli affetti partner di YouTube, può prendere una parte delle entrate derivanti dalla pubblicità che appaiono sopra i propri video. Ed è proprio così che molti Youtubers campano (alcuni diventando ricchi).
Come creatori non abbiamo il totale controllo delle pubblicità che appariranno nei nostri video, anche se possiamo tramite Adsense escludere alcune categorie merceologiche e URL di siti di destinazione. Inoltre all’interno del nostro canale possiamo disattivare la monetizzazione per alcuni video o addirittura per tutti. Ovvio che in quest’ultimo caso non vedremo un centesimo delle entrate.
Cosa è successo quindi che ha scosso un pò questo sistema?
Youtube è un sito immenso e ogni minuto vengono caricati l’equivalente di circa 72 ore di video. Quindi come puoi immaginare una parte di questi contenuti sono di bassa qualità, spesso pessima. E non sto parlando di contenuti a sfondo violento, razzista o simile. Per questo YouTube ha già un sistema per cercare di bloccarli il prima possibile.
Parlo di video in cui i creatori mettono pochissimo sforzo, se non nullo, nel crearli, nel cercare un minimo di qualità e spesso gli utenti finali non li guardano per più di pochi secondi.
Molti brand che regolarmente spendono centinaia di migliaia di Euro al mese in pubblicità su YouTube, si sono accorti piano piano che i piazzamenti dei loro annunci avvenivano su video di pessima qualità. E non è passato molto tempo prima che iniziassero a lamentarsi. Nessuno, tranne i diretti interessati, conosce tutti i retroscena e quello che c’è stato dietro. Ma quello che in molti hanno notato è che a un certo punto forse per mostrare a cosa erano disposti a fare questi brand hanno deciso di chiudere i rubinetti.
In poche parole hanno fermato molte campagne, di fatto riducendo le entrate per tutti, sia YouTube che i creatori. E a YouTube non hanno preso bene questa cosa come puoi ben immaginare.
LA SOLUZIONE
Quindi la soluzione che è stata trovata è semplice: da ora in poi solo i canali con almeno 10.000 visualizzazioni potranno attivare la monetizzazione. Parlo di visualizzazioni totali del canale, non per singolo video ovviamente. Perché questo?
Per assicurarsi che solo chi veramente se lo merita, YouTube ha introdotto questa barriera. Basterà a porre un freno o un limite a chi realizza e carica video non curante della qualità e del pubblico sulla piattaforma? Solo il tempo ce lo dirà. Fatto sta che se hanno introdotto questa novità significa che le motivazioni dietro a questa scelta sono forti.
Cosa dobbiamo fare noi? In realtà se appartieni alla ‘parte buona’ di YouTube, passami il termine, ossia chi crea contenuti con lo scopo di dare valore attraverso il proprio lavoro e vuole crescere sulla piattaforma in modo sano, puoi tranquillamente continuare a fare quello che stai facendo senza preoccuparti troppo.
Raggiungere 10.000 visualizzazioni non è un traguardo difficile, anzi. Specie se crei regolarmente video, li curi, ti preoccupi di aumentare gli iscritti e quindi fai tutto ciò che è necessario per far crescere il tuo canale in modo sano ed organico, raggiungerai presto questo traguardo.
Inoltre, vista l’ultima modifica riguardante la necessità di attivare la monetizzazione per poter inserire link esterni al proprio sito o blog dalla schermata finale e dalle annotazioni, devi assolutamente lavorare per far crescere il tuo canale se lo scopo dei tuoi video è quello di lead generation, cioè attirare utenti sul tuo sito per poter proporre i tuoi prodotti e servizi.
Quindi niente panico, continuiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto. YouTube e Google tendono a premiare da sempre chi lavora in modo pulito, offre valore agli utenti del web e delle proprie piattaforme e allo stesso tempo cerca di estirpare le erbacce. Cosa lodevole, a mio modo di vedere.