Quando si parla di SEO per YouTube, noto spesso che c’è molta confusione. Ho deciso di scrivere quest’articolo per fare un po’ di chiarezza e per sfatare alcuni miti che possono portarti non solo a non avere risultati, ma anche ad accumulare un bel po’ di frustrazione.

    Prima di tutto chiariamo cosa si intende per SEO e SEO per YouTube. Il termine è un acronimo inglese che sta per Search Engine Optimization. Questa tecnica mista ad arte consiste nel cercare di posizionare i propri contenuti in cima ai risultati organici quando un utente esegue una ricerca appunto nel motore di ricerca. 

    Se parliamo di Google, ovviamente a posizionarsi saranno i siti e le singole pagine Web (spesso anche i video da YouTube). Invece parlando del ‘fratellino minore’, saranno i video ovviamente a posizionarsi quando le persone cercano utilizzando le parole chiave.

    Concentriamoci perciò sulla SEO di YouTube. Chiunque capisca la potenzialità della cosa vuole almeno provare a posizionare i propri video, di modo tale da essere trovato ogni qual volta qualcuno esegue una ricerca.

    Purtroppo ci sono delle fasce credenze unite ad atteggiamenti mentali che rendono questo processo impossibile. Andiamo a vederli insieme.

    PRIMO PROBLEMA - CREDERE CHE CONTINO SOLO I TAG

    Questo aspetto è molto comune specie per chi viene dalla SEO ‘vecchia scuola’ e magari costruiva siti web e li ottimizzava per Google una ventina di anni fa. All’epoca l’algoritmo di Google era molto meno raffinato, e spessissimo era sufficiente inserire le giuste parole chiave nella sezione keyword della pagina per essere posizionato bene. 

    Di acqua sotto i ponti ne è passata un bel po’ e le cose sono cambiate. Stessa cosa su YouTube. L’algoritmo è molto raffinato ed in costante evoluzione. Non è possibile credere che sia così facile batterlo o comunque fregarlo.

    I TAG, di cui ho parlato in altri articoli e video, sono sicuramente importanti. Svolgono infatti la funzione fondamentale di fornire all’algoritmo informazioni importanti circa il video e gli argomenti trattati. Il consiglio quindi è sicuramente di inserirli e di farlo al meglio. 

    Ma da qui a credere che sia sufficiente sistemare i Tag in un video vecchio, realizzato male, che non piace alle persone e che per anni non ha dato risultati porta solo a fallire miseramente. Naturalmente è buono ottimizzare anche i video vecchi, nel caso da quando tu li hai caricati sia passato molto tempo e nel frattempo tu abbia acquisito competenze circa la piattaforma.

    Ma non sperare nei miracoli. Molto spesso analizzando i video dei miei clienti il mio primo suggerimento è: vuoi essere primo per quella parola chiave? Devi realizzare un altro video migliore! E magari togliere quello vecchio.

    Ci sono decine di fattori tramite i quali l’algoritmo tiene conto per posizionare i video. I Tag sono solo uno di questi. Quindi non fare troppo affidamento su di essi.


    SECONDO PROBLEMA - PENSARE CHE UN VIDEO VECCHIO POSSA RISORGERE

    Questo secondo punto si ricollega a quanto detto sopra. Spesso mi contattano persone chiedendomi di posizionare un video vecchio che è lì a fermentare sul canale da anni. Capisco la situazione: magari hanno anche speso un sacco di soldi o tempo (o entrambi) per realizzarlo. Vogliono perciò ottenere qualche risultato.

    Ma ottimizzare i fattori esterni del video spesso non è sufficiente. Specie se il video è brutto e non aiuta le persone. Certo, ripeto, ottimizzare un video vecchio può portare qualche risultato, ma non dobbiamo sperare nei miracoli.

    Addirittura delle volte mi viene chiesto di ottimizzare un video per una determinata parola chiave, che il professionista o imprenditore di turno ha capito essere molto importante per la sua attività (o magari lo crede e basta anche se non è così) quando in realtà il video tratta tutt’altro.

    Hanno creato un video sul baseball, e vogliono che lo ottimizzi per il basket. Ok, ho esagerato, ma volevo farti passare il concetto. Viene trattato nel video un argomento che poco c’entra con la parola chiave per la quale vogliono essere posizionati. 

    Quando si cerca di posizionare un sito questo processo mentale potrebbe anche avere senso, perché potrebbe bastare rimettere mano ai contenuti modificandoli per cercare di posizionare meglio l’articolo. Ma quando siamo su YouTube le cose sono molto diverse. Non è assolutamente possibile modificare un video già caricato se dici cose diverse dalle quali vuoi essere posizionato. 

    Pensa un attimo cosa succederebbe anche se ipoteticamente riuscissimo a posizionare un video per la parola chiave ‘basket’ quando nel video parli di baseball. Cosa succederebbe? Semplice: le persone dopo pochi secondi non appena capito che non è quello che cercavano chiuderebbero il video all’istante. E questo farebbe precipitare il tuo video nella SERP (la search Engine results page - la pagina che contiene i risultati della ricerca).

    Ancora una volta in questi casi il mio consiglio è sempre lo stesso: meglio rifare il video da zero. Costa sicuramente meno in termini di tempo e di energie e porta più risultati.

    TERZO PROBLEMA - FRETTA UNITA AD ANSIA DA PRESTAZIONE

    Infine il terzo problema o per meglio dire falsa credenza relativamente alla SEO su YouTube riguarda la fretta e l’ansia da prestazione. È incredibile a volte notare come la ricerca spasmodica di certi risultati porti le persone ad ottenere i risultati opposti a quelli che vanno cercando.

    Facciamo un esempio. Sei un professionista nell’ambito del fitness e hai creato il tuo primo video dopo aver aperto il tuo Canale YouTube. Dopo aver capito che è un motore di ricerca, il pensiero è subito di voler essere primo per parole chiave come ‘dimagrire’ o ‘perdere peso’. Il ragionamento è giusto. Il problema è che ci sono altri canali che hanno già realizzato video in passato. Molti dei quali autorevoli. Cosa fa pensare di poterli scalzare in un attimo?

    La realtà è che è possibile posizionarsi primi in pochissimo tempo, e io stesso sul mio canale e quello di alcuni miei clienti lo abbiamo fatto. Ma devono esistere due condizioni:

    1 - La parola chiave non è competitiva, cioè ci sono relativamente pochi video già creati attorno ad essa

    2 - Il tuo canale è attivo da molto tempo e carichi video costantemente.

    In uno di questi due casi (o quando ancora meglio coesistono entrambe le situazioni) puoi ottenere questo risultato.

    Ma sei partito oggi, non sperare di avere risultati domattina.

    Queste tre false credenze possono rovinarti il lavoro e di conseguenza i risultati. Fare SEO su YouTube non è un lavoro che porta risultati nell’immediato, specie se il settore è competitivo e se sei appena partito.

    Ma se implementato al meglio, può dare grandi soddisfazioni. Come no sottolineato in questo articolo, puoi avere video che ti portano visualizzazioni in automatico ogni singolo giorno

    Ma ci devi lavorare, e devi avere la giusta mentalità a riguardo.

    Buon lavoro! Alla prossima.